MOLISE
Intervallato da
calanchi, calcareo, marnoso e argilloso il territorio del Molise confina
a sud con la Campania, a est con l'Adriatico, a sud est con la Puglia a
nord ovest con l'Abruzzo e a ovest con il Lazio. E’ una sfilata di massicci
appenninici digradanti verso la costa.
Suggestiva
l'incursione verso l'alto bacino del Biferno e del Trigno con puntata a
Capracotta a 1363 metri d'altezza Il terreno respira nella pianura alluvionale
dell'Adriatico. Colture intensive di frumento, granoturco, avena, patate,
ortofrutticoli, tabacco, olive, uva, barbabietole da zucchero, nelle conche
e nelle piane a sud di Campobasso e di Isernia. Discretamente Sviluppato
l'allevamento di suini, ovini e bovini. Buona la pesca sulla costa. Modesta
nel complesso, fatta eccezione per qualche insediamento importante, attività
industriale ; turismo ridotto ad una quarantina di chilometri di costa:
370.000 presenze annue. Un centinaio di piccoli alberghi una decina di
campeggi, 6.000 posti letto . Le carenti vie di comunicazione della regione
sono un grave problema, perché se è vero che a Termoli, Campomarino,
Capracotta, Agnone e Vinchiaturo sono alla ribalta, molte altre località
di uguale beIlezza sono tuttora quasi ignote ai turisti. Eppure, i ruderi
sannitici, i tesori archeologici, naturali, architettonici di Pietrabbondante,
Torre Magliano, Saepinum, l'Abbazia di San Vincenzo presso Cerro al Volturno,
sono senza dubbio degni di nota. Importanti, ad ogni modo, i collegamenti
navali, e soprattutto nella stagione turistica, da Termoli per le isole
Tremiti. Le feste : ''Gesù Meri è cott' a recciet?"
(Gesù Maria è cotta la ricciata?) Ecco come si può
vivere una giornata diversa, con la gente di Castellino del Biferno (CB)
la vigilia di Sant'Antonio, 16 gennaio, e mangiare in piazza la "ricciata"
(granone e grano messi a mollo insieme per tre giorni), ascoltando gli
anziani inginocchiati, e con la mano destra appoggiata a terra, pregare
per propiziarsi il santo. I1 giorno del Corpus Domini, a Campobasso, ha
luogo la processione dei "misteri", pesantissime macchine ideate
nel 1740 da Paolo di Zinno che vengono portate a spalla e sopra le quali
giovani e bambini rappresentano scene sacre. Artigianato : Merletti di
colone lavorati al
tombolo
e "tummarielli" (fuselli) sono prodotti a Bojano (CB), quadri
a mosaico di tasselli in legno a Montagano (CB); le chitarre classiche
sono tipiche di Bojano; campane ad Agnone (IS); zampone a Scapoli (IS);
lavori in pietra, marmo, terracotta, vasi, ciotole, brocche, pentole, fiasche
in ceramica sfumata di "smalti colanti", a Campobasso. Vacanza
alternativa : Vale la pena di ricordare ancora feste e sagre, di cui il
Molise è molto ricco a fine aprile la "carrese" di San
Martino in Pensilis (CB), dove gareggiano vecchi carri agricoli trainati
dai buoi; la domenica dopo Ferragosto a Montenero Valcocchiara (IS), rodeo
coi "gauchos" locali in sella a focosi cavalli selvaggi. Proverbio
: La socere fu di zucchere, e nin ffu bbona (La suocera fu di zucchero
e non fu buona). Si mangia : Non esistono sostanziali differenze, a tavola,
fra Abruzzo e Molise. Questo, pur essendo in prevalenza montuoso, sa offrire
anche buone prove di cucina marinara nella zona di Tennoli. Di rigore il
brodetto (anche qui, "in bianco") le saporite fritture e le grigliate
di pesce. La vocazione più sentita riguarda la cucina di terra.
Molto immediata schietta, si può appoggiare su valide materie prime.
Le verdure: sedano, gnocchi e cavoli neri di Campobsasso, Castelmauro Acquaviva,
Collecroce e Venafro, peperoni di Bojano, lenticchie di Capracotta. Un
buon pranzo nella tradizione regionale inizia sempre
con
una serie di splendidi afettati: i prosciutti affumicati di Rionero Sannitico
e Spinete, le mulette (come dire coppa, o capocollo di Macchiagòdena,
le salsicce aromatizzate col finocchio e le soppressate davvero gustose
grazie alla preparazione con carne quasi del tutto priva di grasso. Due
primi da assaggiare sono la zuppa d'ortiche (che viene preparata in primavera)
e quella di cardi (tipica dell'autunno). Ma la parte del leone la fanno
naturalmente le paste : i cavatelli a1 ragù d'agnello, i maccheroni
alla chitarra, i fusilli, e nel sugo non manca mai il "diavulillo"
che si ritiene in grado di purificare le arterie ed essere salutare per
la pressione. In notevole considerazione e tenuta anche la polenta, servita
con un ragù di carne di maiale oppure fritta. I1 maiale si ritrova
con frequenza nei secondi piatti, tra cui lo stufato coi peperoni. Di grande
bontà, capretti e agnelli, preparati alla brace ma anche base per
raffinati sughi. E, di conseguenza, ottimi sono anche i formaggi. Si beve
: Secondo 1o storico G.M. Galanti, il Molise nel 1871 produceva notevoli
quantità di vino che vendeva all’Abruzzo. Dice Galanti che i vini
sono "bianchi, graziosi e leggeri". Anche se ciò fosse
del tutto vero, bisogna ammettere che questi vini non escono quasi mai
dai confini regionali. E, del resto, il Molise è regione dal 1963
e fino all'83 e stata l'unica regione italiana priva di vini Doc. La produzione
molisana (sui 600mila ettolitri annui) è peraltro pari a un quinto
di quella abruzzese. Terra di collina e montagna, con proprietà
piccole e frazionate e la storia non brillante per quanto riguarda il Vino,
oggi può essere considerata un potenziale paradiso. Qualcosa s’è
già fatto, molto è ancora da fare, ma tanto il clima quanto
le condizioni del suolo garantiscono, coi necessari supporti tecnologici
e un pizzico di fantasia un’altissima qualità.
