

Lambito
per 280 km dal Tirreno, incastrato fra Toscana e Umbria a nord,
con un angolino accostato alle Marche, circondato a est dall'Abruzzo, a
sudest dal Molise e a sud dalla Campania, ha una configurazione complessa
con articolazioni montuose estese da nord e sud attraverso i Volsini, la
Tolfa, i Cimini, i Sabini, i Simbruini, gli Emici, i Reatini (Terminillo),
i Sabatini, i Tiburtini, i Prenestini, gli Albani, i Lepini, gli Ausoni,
gli Aurunci. Un susseguirsi di rilievi (parte di origine vulcanica) e di
vallate che danno al Lazio una ricchezza di immagini tale da suscitare
senza soste la curiosità e l'interesse del turista. Non mancano
i fiumi, che si riversano tutti nel Tirreno (salvo il Tronto che da un
lembo laziale va verso l'Adriatico): il Tevere, il Fiora, il Marta (che
esce dal Lago di Bolsena), l'Arrone (emissario del Lago di Bracciano),
l'Aniene, il Sacco, il Velino. Non pochi sono i laghi: quelli citati, a
cui si aggiungono Vico, Albano, Nemi, tutti di origine vulcanica; costieri
(ai margini dell'Agro Pontino) sono invece i laghi di Sabaudia, Fogliano,
Caproluce, che sfilano a sud, in prossimità del Circeo. Una miriade
di aziende agricole opera nella pianura costiera e nella campagna romana:
si allevano bovini, ovini, suini, si coltivano frumento, prodotti ortofrutticoli,
carciofi, pomodori, ulivo e vite (buona produzione di vino). Il Lazio converge
su Roma, cui è allacciato da moltissime vie di comunicazione, basate
ancora sulle strade consolari. Qui, almeno, e
proprio vero che "tutte le strade portano a Roma".

approfittando
della "bocca buona'' di visitatori pronti a bere "er
vino de li Castelli", una caraffa di bianco come battesimo
dell'Urbe. Il 90% della produzione Doc è costituito dai vini bianchi,
che rappresentano 1'80% dell'intera produzione. Per qualità, i vertici
laziali sono però raggiunti da tre rossi. Il sorprendente Fiorano
di Boncompagni Eudovisi. Difficile immaginarsi un uvaggio bordolese realizzato
sull'Appia Antica: eppure è così. Poi c'è il Torre
Ercolana di Colacicchi, uvaggio di Cesanese, Cabernet e Merlot. Nasce ad
Anagni, creato da un illustre musicista, ed è per pochissimi, visto
che la produzione non supera le cinquemila bottiglie annue ed è
distribuita solo da un'enoteca romana. Il terzo gioiello, nato più
di recente, e il Vigna del Vassallo, prodotto a Marino da Paola di Mauro
con uve Cabernet, Merlot, Sangiovese e Montepulciano. A Marino, Ariccia,
Frascati esistono cantine con produzioni qualitativamente accettabili che
sono ormai presenti in tutta Italia e hanno invaso i mercati esteri coi
loro bianchi. Più difficile, per chi non vive nel Lazio, reperire
vini come l'Aleatico di Gradoli, il Cesanese, il Merlot di Aprilia.